La Red Bull è ancora una volta sotto l'occhio del ciclone. Non è la prima volta quest'anno e quindi ogni minimo dettaglio deve essere analizzato e compreso fino in fondo. Il caso in questione è il comparto frenante che sembrerebbe infrangere le norme del regolamento FIA. Da quello che si è potuto sapere, Adrian Newey attuale direttore tecnico della Red Bull in F1, aveva ricavato, nella zona dei cestelli dei freni anteriori, un apertura supplementare utilizzata per raffreddare i dischi dei freni. Questa particolare apertura, si apriva sfruttando le forze longitudinali quando la vettura era in completa accelerazione. Quando la vettura era in frenata, questa apertura, grazie al particolare slot, era chiusa sfruttando sempre le forze longitudinali, migliorando l'efficienza dell'intero impianto frenante.
Tale soluzione può sembrare una sottigliezza, invece permetteva alla Red Bull di smaltire il calore dalle prese dei freni quando l'impianto frenante non veniva usato e questo calore veniva usato anche per riscaldare gli pneumatici molto prima.
Questo sistema, a differenza di quello McLaren (regolabile dai meccanici con una chiave a brugola) è stato rese illegale in quanto sfrutta l'aerodinamica delle vettura per essere azionato e va a violare un articolo del regolamento tecnico..
Vedremo quindi se la FIA, prenderà in considerazione questa violazione da parte della Red Bull. Se così non fosse, non resta che tifare Fernando Alonso e la Ferrari, per l'ultima gara in Brasile nel GP di Interlagos..
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Immagini tratte dal Web.
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