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martedì 3 settembre 2013
Formula 1 - Orari e informazioni sul circuito di Monza
Ecco gli orari del Weekend
Venerdì 6 Settembre
Libere 1: 10:00-11:30 (Sky Sport F1 HD – RaiSport 1)
Libere 2: 14:00-15:30 (Sky Sport F1 HD – RaiSport 1)
Sabato 7 Settembre
Libere 3: 11:00-12:00 (Sky Sport F1 HD – RaiSport 1)
Qualifiche: 14:00-15:00 (Sky Sport F1 HD – Rai 2)
Domenica 8 Settembre
Gara:14.00 ̶ 53giri ̶ 306,720km (Sky Sport F1 HD – Rai 1)
INFORMAZIONI SUL CIRCUITO
Distanza a giro: 5,793km
Numero di curve: 11
Senso di marcia: orario
RECORD
Giro prova: 1:20.089 – R Barrichello – Ferrari – 2004
Giro gara: 1:21.046 – R Barrichello – Ferrari – 2004
Distanza: 1h14:19.838 – M Schumacher – Ferrari – 2003
Vittorie pilota: 5 – M Schumacher
Vittorie team: 18 – Ferrari
Pole pilota: 5 – J Fangio, A Senna
Pole team: 19 – Ferrari
Migliori giri pilota: 3 – P Hill, J Clark, C Regazzoni, A Senna, M Haikkinen, K Raikkonen
Migliori giri team: 19 – Ferrari
Podi pilota: 8 – M Schumacher
Podi team: 63 – Ferrari
TOP 10 EDIZIONI DEL GP DI MONZA
Edizione 1950: disputata come ultima prova del mondiale, vede contendersi il titolo mondiale Fangio, Farina e Fagioli. L’Alfa Romeo 159 di Fangio è più performante delle vecchie 158 degli altri due, permettendogli di conquistare la pole. La domenica durante la gara si vede uno strepitoso avvio di Farina seguito da un ancora più incredibile Ascari su Ferrari, il quale però rompe al 15° giro ed è costretto a fermarsi per scambiare vettura con quella del compagno, tra pianti di disperazione dei molti tifosi accorsi. Un guasto alla monoposto di Fangio costringe l’argentino a rientrare e cambiare vettura, lasciando così campo libero a Farina che andrà a vincere il titolo mondiale.
Edizione 1966: è da questa edizione che non si vede vincere un pilota italiano su vettura italiana (ben 47 anni) nel circuito brianzolo. Il protagonista di quella domenica di settembre è Luigi Scarfiotti su Ferrari 312. Scelto come terzo pilota da affiancare a Bandini e Mike Parkes (sostituì Surtees), percorre una prima parte di gara in modo alquanto anonimo per poi sfoderare le proprie qualità di pilota e recuperare sui propri compagni, prima stando in scia e poi sorpassandoli abilmente; una vittoria che naturalmente mandò in delirio i tifosi italiani come non accadeva dai tempi di Ascari.
Edizione 1971: un arrivo al cardiopalma come non se ne vedono più. Con un’incredibile media di oltre 240 km/h il vincitore è Peter Gethin (BRM), di un solo centesimo su Ronnie Peterson (March – Ford), seguito da altri tre piloti in uno spazio di 65 centesimi di secondo. Quest’unica vittoria in carriera per l’inglese fu frutto di un’azzeccata manovra in entrata alla parabolica, che gli permise di avere una miglior velocità in uscita e sorpassare Peterson, vice campione del mondo in quella stagione.
Edizione 1978: una delle più tristi pagine da ricordare per la Formula Uno. Subito dopo il via alla variante Goodyear si verificò un terribile incidente dove furono maggiormente coinvolti il pilota svedese Ronnie Peterson ed il pilota locale Vittorio Brambilla. Portati entrambi presso il centro ospedaliero Niguarda di Milano i due ebbero destini diversi: Brambilla uscì dal coma e si riprese pur non correndo più per tutta la stagione, mentre per lo svedese non vi fu via di scampo. Sottoposto ad un intervento per diminuire il numero di fratture ai vari arti, perì in seguito ad un’embolia alle 9.50 del lunedì seguente. Il vincitore del GP, Niki Lauda, non si presentò sul podio al fine di protestare contro la scarsa sicurezza del tracciato monzese.
Edizione 1981: tornato a corrersi sul circuito di Monza, questo GP vide la vittoria del giovane Alain Prost su Renault, che precedette le due Williams – Cosworth di Alan Jones e Carlos Reutemann. La scuderia inglese mise così in cassaforte il mondiale costruttori. Molti furono le uscite di pista e gli incidenti causati dalla pioggia, tra cui quello di Watson che spezzò a metà la propria vettura lasciando il propulsore in mezzo al tracciato, cosa che fortunatamente non causò incidenti.
Edizione 1988: designata come dodicesima prova del mondiale, vide la doppietta Ferrari con Berger ed Alboreto. Inizialmente i pronostici non furono certo loro favorevoli, in quanto il sabato la prima fila venne occupata dai due piloti McLaren Senna e Prost. Ma il giorno seguente il francese dovette ritirarsi per un guasto ed il brasiliano colpì un’altra vettura durante un doppiaggio, probabilmente a causa di un’incomprensione. Un’incredibile vittoria arrivata a poco meno di un mese dalla scomparsa di Enzo Ferrari, è attualmente l’ultima edizione vinta da un pilota austriaco.
Edizione 1992: Mansell annunciò il proprio ritiro a fine stagione andando a conquistare la pole position del Gran Premio, in seconda casella Senna a dar subito battaglia il giorno seguente. Al via l’inglese si lascia sfilare dal proprio compagno di squadra Patrese, tallonandolo fino al 36° giro, quando è costretto al ritiro. La vittoria sembra nelle mani dell’italiano, ma un guasto idraulico lo fa rallentare fino a fermarsi, dando pista libera al brasiliano Senna, che con questa portò a due le vittorie sul circuito italiano in carriera. Secondo arrivò Martin Brundle con la Benetton Ford, terzo il suo compagno di squadra Schumacher.
Edizione 1996: dopo ben 8 anni il circuito italiano si rivestì di rosso. A chiudere il monopolio Williams – McLaren è un giovane tedesco già due volte campione del mondo, Michael Schumacher. Svoltasi l’8 settembre vide l’arrivo di oltre centomila tifosi da ogni parte del mondo, non deluse di certo le aspettative. Una vittoria di rabbia dopo una gran rimonta, facendo tra l’altro segnare il giro più veloce in gara e consentendogli così di passare il diretto rivale Alesi, quando questo rientrò ai box, rifornendo due tornate più tardi mantenendo la leadership. Terzo posto per Mika Häkkinen, autore a sua volta di una rimonta dopo essersi fermato per cambiare il musetto danneggiato della propria monoposto.
Edizione 2008: un’edizione molto piovosa che ha portato fortuna al giovane tedesco Sebastian Vettel, pilota dell’ex scuderia Minardi divenuta poi Toro Rosso. Il sabato conquista la pole precedendo piloti più esperti quali Kovalainen (McLaren) e Webber(RedBull – Renault), la domenica mantiene la testa della corsa, mentre dietro Hamilton da lezioni di bagnato a tutti rimontando ferocemente, in quanto partito dalle retrovie per l’ammonizione nata dagli avvenimenti del GP del Belgio. Dopo 53 giri Vettel è il pilota più giovane ad aver mai vinto una gara di Formula Uno; sul podio si piazza Kovalainen seguito da un gran Robert Kubica su Bmw – Sauber.
Edizione 2012: nelle qualifiche il più veloce è Lewis Hamilton su McLaren – Mercedes, seguito dal compagno di squadra Button, terzo il ferrarista Massa mentre Alonso chiude decimo per un problema meccanico. Il giorno seguente Hamilton conduce la gara per tutti e 53 i giri senza intoppi, mentre dietro accade di tutto. Button è costretto al ritiro per un problema al sistema di pescaggio della benzina, Vettel prima si becca un drive-through per manovra irregolare su Alonso, poi si ritira su ordine della squadra. In seconda posizione c’è Alonso che a pochi giri dal termine ha superato Massa, ma dalle retrovie giunge Pérez con la Sauber e gomme più fresche, che sorpassa entrambi relegando così lo spagnolo ed il brasiliano rispettivamente terzo e quarto.
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