Gara perfetta per la Ferrari e Fernando Alonso non sbaglia nulla. Si può riassumere così l'impresa della rossa di Maranello che con l'asturiano centra la prima vittoria stagionale. Il Cavallino interrompe un digiuno di 12 gare e tiene dietro la Lotus del finlandese Kimi Raikkonen, la Mercedes dell'inglese Lewis Hamilton e la Red Bull del tedesco Sebastian Vettel che rimane leader della classifica con 52 punti.
Il 31° successo della carriera consente ad Alonso di salire a 43 punti, alle spalle del finlandese Raikkonen, ora secondo con 49. Hamilton è quarto a quota 40 in un campionato più equilibrato che mai.
Venendo alla cronaca della gara, le Ferrari partono subito in caccia della Mercedes di Hamilton, che difende la pole, e all'inizio del quinto giro perfezionano un doppio sorpasso con Alonso davanti e Massa subito alle spalle del compagni. Il primo pit stop rimette in gioco la Red Bull: Vettel, partito con gomme medie dalla nona posizione, si ritrova secondo davanti alla McLaren di Jenson Button e alle spalle della sorprendente Sauber di Nico Hulkenberg fino al 14° giro, quando la coppia di testa rientra ai box.
Alonso e Hamilton recuperano rapidamente terreno, mentre la strategia penalizza Massa che retrocede di una serie di posizioni importanti e alla fine della corsa chiuderà solamente al sesto posto.
In pista non mancano i contatti proibiti: Mark Webber danneggia l'ala della sua Red Bull nel contatto con la Toro Rosso di Jean-Eric Vergne e poco dopo il pit stop per cambiarla deve fermarsi perchè perde in pista la ruota posteriore destra, che resta sul tracciato per qualche secondo, schivata dalla bravura di alcuni piloti.
Davanti c'è Button, tra l'altro uno dei piloti sotto inchiesta anche al termine della corsa per l'uso sospetto dell'ala mobile in regime di bandiere gialle. L'inglese gestisce bene le gomme medie e riesce a tenere a bada Alonso fino all'inizio della 21à giro. Ma il ferrarista si riprende il comando prima della seconda sosta ai box. I top team adottano strategie differenti, almeno in parte, e la gara cambia padrone a ripetizione, rivelandosi molto avvincente e divertente.
Vettel va in testa ma al momento dell'attacco di Alonso lo lascia passare, anche su consiglio del muretto che gli dice di non sprecare le gomme contro una vettura più veloce e con pneumatici più freschi. Al 29° dei 56 giri la Ferrari asturiana va avanti. Le gerarchie cambiano per pochi secondi nella 41ª tornata: Alonso effettua la terza sosta e cede il primato alla Red Bull iridata, che però non può opporre resistenza all'immediato attacco della F138. L'attacco che risulterà decisivo: da qui alla fine sarà dominio di Alonso.
Raikkonen e Hamilton completano il podio con Vettel che negli ultimi 4 giri passa alle gomme morbide, prova ad attaccare lo stesso Hamilton, si toglie lo sfizio di far registrare il giro record (1'36"808) ma resta ai piedi del podio.
Ecco l'ordine di arrivo:
Pos. | Pilota | Team | Tempo |
---|---|---|---|
1. | Fernando Alonso | Ferrari | 1:36:26.945 |
2. | Kimi Räikkönen | Lotus | +10.168 |
3. | Lewis Hamilton | Mercedes | +12.322 |
4. | Sebastian Vettel | Red Bull | +12.525 |
5. | Jenson Button | McLaren | +35.285 |
6. | Felipe Massa | Ferrari | +40.827 |
7. | Daniel Ricciardo | Toro Rosso | +42.691 |
8. | Paul di Resta | Force India | +51.084 |
9. | Romain Grosjean | Lotus | +53.423 |
10. | Nico Hülkenberg | Sauber | +56.598 |
11. | Sergio Perez | McLaren | +1:03.860 |
12. | Jean-Eric Vergne | Toro Rosso | +1:12.604 |
13. | Valtteri Bottas | Williams | +1:33.861 |
14. | Pastor Maldonado | Williams | +1:35.453 |
15. | Jules Bianchi | Marussia | +1 Giro |
16. | Charles Pic | Caterham | +1 Giro |
17. | Max Chilton | Marussia | +1 Giro |
18. | Giedo van der Garde | Caterham | +1 Giro |
Ritirati | |||
19. | Nico Rosberg | Mercedes | +35 Giri |
20. | Mark Webber | Red Bull | +41 Giri |
21. | Adrian Sutil | Force India | +51 Giri |
22. | Esteban Gutiérrez | Sauber | +52 Giri |
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