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sabato 29 marzo 2014
Formula 1 - Hamilton fa sua la seconda pole stagionale
Lewis Hamilton ha conquistato la pole position al Gran Premio di Malesia. Il pilota inglese della Mercedes è stato il più veloce nella terza manche delle qualifiche sotto la pioggia di Sepang con il tempo di 1'59"431.
Hamilton, alla seconda pole stagionale e alla 33ª della carriera, sarà affiancato in prima fila dalla Red Bull del tedesco Sebastian Vettel, che ha fatto segnare un tempo di 1'59"486. Il tedesco Nico Rosberg con l'altra Mercedes ha invece fatto registrare il terzo crono in 2'00"050 e aprirà la seconda fila completata dalla Ferrari dello spagnolo Fernando Alonso, al traguardo oggi in 2'00"175.
Buona prova per Alonso tenuto conto dei problemi nella Q2. Il pilota iberico, dopo aver danneggiato la sospensione anteriore sinistra in un contatto con la Toro Rosso del russo Daniil Kvyat, era tornato in pista dopo pochi minuti grazie allo straordinario lavoro del team.
Sesta piazza per l'altra rossa del finlandese Kimi Raikkonen in 2'01"218, in terza fila con la Red Bull dell'australiano Daniel Ricciardo che ha chiuso in 2'00"541.
In quarta fila scatteranno la Force India del tedesco Nico Hulkenberg, oggi sotto la bandiera a scacchi in 2'01"712 e la McLaren del danese Kevin Magnussen che ha invece piazzato il suo miglior tempo di 2'02"213. La Toro Rosso del francese Jean-Eric Vergne (2'03"078) e la McLaren dell'inglese Jenson Button (2'04"053) formano invece la quinta fila e completano la top ten della griglia.
mercoledì 19 marzo 2014
Formula 1 - In Australia vince Rosberg di forza
La Mercedes di Nico Rosberg ha vinto il primo Gran Premio della stagione 2014 in Australia precedendo la Red Bull dell'australiano Daniel Ricciardo e la McLaren del debuttante danese Kevin Magnussen.
La quarta piazza è andata alla McLaren del britannico Jenson Button, subito davanti alla Ferrari dello spagnolo Fernando Alonso, mentre ha chiuso sesta la Williams del finlandese Valterri Bottas che ha preceduto la Force India del tedesco Nico Hulkenberg. Ottava la seconda Ferrari guidata dall'altro finlandese Kimi Raikkonen davanti alle due Toro Rosso di Jean Eric Vergne e del compagno di squadra Daniil Kvyat.
Per Rosberg si tratta della quarta vittoria in carriera in Formula 1: un successo che gli permette di ripercorrere le orme del padre Keke Rosberg che vinse a Melbourne la prima edizione del Gran Premio di Australia nell'ormai lontano 1985.
La gara è stata caratterizzata da una prima partenza abortita per problemi di allineamento. Quindi Rosberg è scattato più forte di tutti e di fatto ha condotto una gara di testa dall'inizio alla fine. Il grande favorito Lewis Hamilton si è ritirato per un problema ai cilindri dopo soli 4 giri mentre il campione del Mondo Sebastian Vettel su Red Bull ha dovuto lasciare anticipatamente la corsa per noie al motore dopo cinque giri.
Sfortunato anche Felipe Massa, su Williams, costretto al ritiro dopo sei giri a causa di una collisione con il giapponese Kamui Kobayashi. Da segnalare anche i ritiri di Romain Grosjean e Pastor Maldonado sulle due Lotus.
Nonostante i dubbi della vigilia, tutte le scuderie possono lasciare l'Australia soddisfatte: Mercedes, Red Bull e McLaren sono salite sul podio, la Ferrari ha portato all'arrivo una vettura e anche la Williams si è ben comportata.
Ora si guarda già con attenzione al prossimo appuntamento in programma il 30 marzo sul circuito malese di Sepang, alle porte di Kuala Lumpur.
sabato 15 marzo 2014
Formula 1 - Hamilton si prende la pole a Melbourne
Lewis Hamilton ha conquistato la pole position al Gran Premio d'Australia, gara inaugurale del Mondiale 2014. Sotto la pioggia di Melbourne, il pilota inglese della Mercedes è stato il più veloce nella Q3 girando in 1'44"231.
Hamilton, alla 32ª pole della carriera, in prima fila sarà affiancato dalla Red Bull dell'australiano Daniel Ricciardo, con il crono di 1'44"548, ottimo protagonista all'esordio sulla monoposto iridata. Il tedesco Nico Rosberg (1'44"595), con l'altra Mercedes, ha invece ottenuto il terzo tempo e aprirà la seconda fila completata dal sorprendente Kevin Magnussen.
Il rookie danese, al debutto assoluto in F1 con la McLaren-Mercedes, ha fermato il cronometro su 1'45"745 lasciandosi alle spalle la Ferrari dello spagnolo Fernando Alonso. L'asturiano, con il suo giro più veloce in 1'45"819, si è piazzato in terza fila affiancato dalla Toro Rosso del francese Jean-Eric Vergne, in 1'45"864.
In quarta fila prenderanno il via la Force India del tedesco Nico Hulkenberg, che ha fermato le lancette sull'1'46"030, e la Toro Rosso dell'esordiente russo Daniil Kvyat, al termine dei test in 1'47"368. Il brasiliano Felipe Massa ha ottenuto l'ottavo tempo in 1'48"079 sulla Williams, chiudendo la Q3 davanti al suo compagno Valtteri Bottas, che ha fatto registrare un 1'48"147.
Il finlandese, però, verrà retrocesso di 5 posizioni dopo la sostituzione del cambio. In quinta fila, quindi, salirà la McLaren-Mercedes dell'inglese Jenson Button. Passo avanti anche per i grandi delusi delle qualifiche australiane: Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel, eliminati nella seconda manche delle qualifiche e mai in corsa per la pole position.
Il pilota finlandese ha danneggiato il muso della sua Ferrari ed è dovuto rientrare mestamente ai box con il 12° tempo complessivo, mentre dietro di lui si è piazzato il tedesco: il campione del mondo non è andato oltre la 13ª posizione ed è sceso dalla monoposto visibilmente contrariato. Il campione di Heppenheim non mancava l'accesso al Q3 dall'edizione 2012 del Gp della Cina.
sabato 8 marzo 2014
Salone di Ginevra 2014 - McLaren 650S
Pensate di mixare la hypercar P1 con la 12C. Quel che ne viene fuori, almeno in termini di stile, è un frontale che sfoggia una raffinata aerodinamica e gruppi ottici a mezzaluna, un copia-incolla ben riuscito tra P1 e 650S. Piccola curiosità: se sovrapponete il logo McLaren, un boomerang rosso, ai fari di questa 650S, vi accorgerete qual è stata la fonte d’ispirazione per quel design.
La coda, invece, resta intimamente collegata alla 12C, al pari del telaio in fibra di carbonio, monoscocca leggerissimo, dall’elevata rigidità e pregio. Identico è anche il motore, un otto cilindri biturbo da 3.8 litri, esaltato nella potenza massima espressa, che passa da 625 a 650 cavalli (capito il perché della sigla?), oltre a 678 Nm di coppia massima, da scaricare sulle ruote posteriori e con l’ausilio di un cambio doppia frizione sette rapporti che fa della rapidità di innesto il suo credo.
Tutto qui? Basterebbe, perché sono numeri tali da assicurare un’accelerazione da zero a cento 3 secondi netti e una velocità massima perfetta come più non si potrebbe: nel segno del 3, visti i 333 km/h. Snocciolare cifre serve a comprendere perché sia speciale la 650S e voglia dar fastidio all’altra Speciale: i 200 orari si leggono sul tachimetro dopo 8.4 secondi partendo da fermo e a 240 km/h il carico aerodinamico è superiore del 24% rispetto alla McLaren 12C, certo non una lavatrice come forme. Affinare un progetto di altissimo livello, questa la mission McLaren.
E gli affinamenti passano anche attraverso i dettagli più nascosti. Pirelli ha sviluppato delle gomme PZero Corsa specifiche, nella misura 235/35 R19 davanti e ben 305/30 R20 al posteriore. Anche i freni carboceramici sono sovradimensionati, 394 millimetri di diametro sull’asse anteriore, 380 al retrotreno, perché accelerare è fondamentale, ma fermarsi ancor di più: 30 metri e mezzo da 100 orari.
Coupé o spider è questione di gusti, a variare sono piccoli numeri dal valore infinitesimale, perché se da 333 orari la velocità massima scende a 329 sulla spider, non sarà poi un dramma.
McLaren 650S è il nuovo tassello nel mosaico sempre più ricco che gli inglesi giurano di voler mettere in campo.
Salone di Ginevra 2014 - Maserati Alfieri
Sotto i riflettori del Salone di Ginevra 2014 brilla un inatteso astro tricolore: è la Maserati Alfieri, concept car che anticipa una nuova sportiva della celebre casa italiana parte della galassia Fiat Chrysler. Si tratta di un'elegante 2+2 all’Italiana come la 3500GT del 1957, la 5000GT del 1959 e la Indy del 1969. L'Alfieri concept è più sportiva dell'attuale GranTurismo a conferma del DNA sportivo di Maserati. Le sue proporzioni potrebbero anticipare una futura Gran Sport e sono la dimostrazione delle intenzioni stilistiche del marchio per il prossimo futuro.
Dentro la Maserati Alfieri
L'abitacolo della Maserati Alfieri non delude, rispettando i canoni di eleganza e ricercatezza della celebre casa italiana. Gli interni hanno una classica configurazione 2+2 con un vano bagagli open space. Gli schienali dei sedili posteriori presentano un particolare design allungato. Ben visibili dall'esterno, aggiungono un senso di dinamismo agli interni. Possono essere inclinati in avanti di 90 gradi e servono a separare il vano bagagli. Alfieri offre quindi grande praticità nonostante l'indole squisitamente sportiva.
La meccanica della Maserati Alfieri
La concept car esposta da Maserati al Salone di Ginevra 2014 non è uno sterile "manichino": sotto pelle vanta organi meccanici di attuale produzione, lasciando presagire un futuro commerciale non troppo lontano nel tempo. L'Alfieri si basa sul telaio della GranTurismo MC Stradale con passo più corto di 24 centimetri. Le sue proporzioni sono quindi da vera supercar. L'Alfieri è lunga 4.590 mm, ha un passo di 2.700 mm, è larga 1.930 mm ed è alta 1.280 mm. Sotto l'elegante scocca si nasconde la piattaforma cambio-differenziale della Maserati GranTurismo. La forza motrice dell'Alfieri è rappresentata dal motore V8 aspirato da 4,7 litri Made in Maranello che eroga 460 CV a 7.000 giri/min e 520 Nm a 4750 giri/min. Grazie alla speciale configurazione degli scarichi, il raffinato V8 produce un rombo mozzafiato. Facile immaginare una versione più economica, con un prezzo d'attacco inferiore, spinta dal V6 sovralimentato della Ghibli.
martedì 4 marzo 2014
Salone di Ginevra 2014: Abarth 695 biposto
A cinquant'anni esatti dall'esordio della prima Fiat Abarth 695 viene presentata, al Salone di Ginevra 2014, il nuovo modello Abarth 695 biposto.
Una vettura stradale dall’animo ultrasportivo che si percepisce sia all’esterno che negli interni. La carrozzeria, in color Grigio Performance a effetto materico, è stata arricchita da finiture in titanio per il baffo anteriore e le maniglie di portiere e portellone. Il cofano è realizzato in alluminio, mentre i paraurti, anteriore e posteriore, le minigonne, i passaruota e gli spoiler sono arricchiti con inserti di carbonio, così come le calotte degli specchietti e la copertura dei montanti.
All’interno l’abitacolo è curato nei mini particolari partendo dal sovratappeto rivestimento di alluminio, utilizzato anche per poggiapiedi e la pedaliera. I sedili sportivi sono Abarth Corsa, con guscio di carbonio e cinture a quattro punti mentre il divanetto posteriore è stato sostituito da un rollbar di titanio, a cui è agganciata una rete anti intrusione per il trattenimento dei bagagli.
Per quanto riguarda il motore questo è il 1.4 T-Jet da 190 CV con cambio a innesti frontali con selezione delle marce ad H, proposto in alternativa al cambio manuale acinque rapporti. La casa dichiara 230 km/h di velocità massima e un'accelerazione da 0-100 km/h in 5,9 secondi.
Di serie fanno parte dell’equipaggiamento Abs, Esp e Ttc, differenziale autobloccante a dischi e frizioni, l'intercooler frontale, lo scarico Akrapovic e il sistema frenante della Brembo con dischi anteriori flottanti ventilati e forati, e pinze monolitiche a quattro pistoncini. Inoltre è disponibile anche il "data logger" MXL, per registrare e visualizzare telemetria e tempi sul giro.
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