Ecco gli orari del GP del Belgio 2013:
Venerdì 23 Agosto
Libere 1: 10:00-11:30 (Sky Sport F1 HD)
13:30 RaiSport1 (sintesi)
Libere 2: 14:00-15:30 (Sky Sport F1 HD)
22:30 RaiSport1 (sintesi)
Sabato 24 agosto
Libere 3: 11.00-12:00 (Sky Sport F1 HD)
Qualifiche: 14:00-15:00 (Sky Sport F1 HD)
18:00 Rai2 (versione integrale)
Domenica 25 Agosto
Gara: 14:00 44 giri 308,052km (Sky Sport F1 HD)
21:00 Rai2 (versione integrale)
INFORMAZIONI SUL CIRCUITO
Distanza a giro: 7,004km
Numero di curve: 19
Senso di marcia: orario
RECORD
Giro prova: 1’45’’108 – K. Raikkonen (2009)
Giro gara: 1’47’’263 – S. Vettel (2009)
Distanza: 1h20’39’’066 – K. Raikkonen – Ferrari (2007)
Vittorie pilota: 6 – M. Schumacher
Vittorie team: 16 – Ferrari
Passiamo ora ad esaminare il tracciato presso cui si correrà questo weekend. Ci troviamo in Belgio, nei pressi delle Ardenne, zona collinare ricoperta da folte zone boschive e più precisamente fra due località, Spa e Francorchamps, da cui l’attuale tracciato prende nome. In origine la lunghezza e la caratterizzazione del tracciato erano radicalmente diverse da come noi oggi le conosciamo. All’inizio degli anni ’20 ogni nazione europea si stava adoperando per costruire il proprio tracciato e l’idea degli organizzatori belgi era di avere una pista tanto veloce quanto tecnica , cosa nella quale riuscirono piuttosto bene. Furono unite assieme tre strade statali, che formarono un lungo circuito di 14 chilometri di forma triangolare e che già dal 1922 fu operativo per più occasioni, tra cui le 24Ore. Durante gli anni ’30 furono apportate le prime e sostanziali modifiche per renderlo ancora più veloce (e pericoloso): venne costruita una rapida sezione di curve destra-sinistra in salita per un dislivello totale di 24 metri in 240 di lunghezza. Tutt’oggi questa curva è conosciuta come “Raidillon”, che in francese significa “salita ripida” e che con l’altra famosissima curva “Eau Rouge” (“Acqua Rossa”, dal nome del fiume che scorre sotto essa) forma un tratto tanto veloce quanto pericoloso, amato ed odiato allo stesso tempo dai piloti e dai tifosi. Altre curve allora famosa furono la “Stavelot”, la ”Masta” , la “Malmedy” e la “Blanchimont”,con le ultime due ancora presenti nell’attuale conformazione del tracciato. Dopo uno stop forzato per ammodernamenti durante gli anni ’70, il GP del Belgio si divise tra Zolder (soprattutto) e Nivelles, mentre i lavori sul circuito delle Ardenne portarono ad un dimezzamento della lunghezza iniziale; il campionato di Formula Uno tornò a Spa – Francorchamps nel 1983 e poi definitivamente nel 1985. Vennero costruite bretelle di raccordo per utilizzare parti del vecchio tracciato e creare un circuito semipermanente, venne inserita una doppia chicane denominata “Bus Stop” e nuovi box al fine di aderire alle normative della FIA per cui la partenza fosse in un luogo pianeggiante. Dall’85 vennero ampliate anche tutte le vie di fuga per aumentarne la sicurezza, la stessa “Raidillon” verrà poi rallentata anche a seguito dei tragici eventi della stagione 1994. Le ultime modifiche avvennero nel 2007 con la “Bus Stop” e il tornante de “La Source” con conseguente allungamento del rettilineo di partenza, una ricostruzione totale dei box, della zona paddock e della tribuna principale.
LE MIGLIORI 10 EDIZIONI DEL GP DEL BELGIO
Edizione 1950: prima edizione del Gp del Belgio disputatasi sul circuito di Spa da 14 km. In Belgio come in svizzera due settimane prima sono le Alfa Romeo a dominare sia qualifica che gara. Dei 14 iscritti la vera gara per la vittoria si svolge tra Fangio e Farina. In gara entrambi prendono un ampio vantaggio, ma nei giri finali Farina soffre di problemi tecnici e deve cedere il passo all’argentino. Vince infatti Fangio su Fagioli, Rosier, Farina e Ascari.
Edizione 1963: la gara disputata in data 9 giugno si svolse ancora sul tracciato di Spa da 14 km. Dopo una brutta qualifica condizionata da problemi al cambio, Jim Clark al via della gara, con asfalto bagnato causa pioggia riuscì in un solo giro a recuperare 7 posizioni e a portarsi in testa. Per gli avversari non ci furono possibilità di attaccare l’inglese, che accumulò un vantaggio esorbitante. Dopo una lunga lotta Bruce McLaren conquistò la seconda posizione su Dan Gurney. Alla fine l’unico pilota non doppiato risultò il neo zelandese, che accusò un ritardo di ben 5 minuti.
Edizione 1966: la seconda prova del mondiale di Formula uno si svolse sul vecchio circuito di Spa Francorchamps. La gara si disputò sotto il diluvio e proprio per questo nei primi giri vi furono numerosi ritiri, tra cui quello di Jackie Stewart, il quale fu vittima di un pericoloso incidente e si salvò solo grazie all’aiuto di Graham Hill e Bob Bourdurant. È da questo incidente che Sir Jackie comincia la sua battaglia per la sicurezza dei piloti in Formula 1. Alla fine della gara a spuntarla è John Surtees su Ferrari, seguito da Rindt, Bandini, Brabham e Ginther.
Edizione 1970: Quarto appuntamento del campionato di Formula 1 disputato a Spa. A determinare l’esito della gara è la potenza del V12 della BRM di Rodrìguez. Partito abbastanza indietro il messicano passa in partenza Brabham e Ickx e nelle prime tornate si porta in testa mettendosi alle spalle Rindt, Stewart e Amon. Dopo 28 giri con il pericolo che il telaio della BRM non riesca a sopportare la potenza del motore Rodrìguez sembra avviato verso una facile vittoria, quando all’inizio dell’ultimo giro vede negli specchietti la vettura di Amon che ha recuperato lo svantaggio. È un giro con il cuore in gola, ma, nonostante due tentativi di sorpasso, Rodrìguez va a vincere, seguito a breve distanza da Amon: a seguire Beltoise, Giunti, Stommelen e Pescarolo.
Edizione 1975: sesta prova del mondiale, seconda volta di sempre che si corre a Zolder. La Pole Position viene conquistata da Niki Lauda su Carlos Pace e Vittorio Brambilla. Al via Lauda perde la prima posizione e si alternano al comando i due inseguitori, mentre dietro Scheckter recupera posizioni. Sia Pace che Brambilla, però, devono ritirarsi per problemi tecnici, e l’unico che possa impensierire Lauda, ovvero Regazzoni, è relegato dietro a causa di una sosta imprevista. Senza molte difficoltà va a vincere l’austriaco su Scheckter e Reutemann.
Edizione 1977: Ancora una volta si corre a Zolder, ma questa volta la pole position del sabato conta poco in quanto la gara è sul bagnato. Infatti nei primi giri, il poleman Mario Andretti entra in collisione con John Watson, che lo aveva superato. La gara si caratterizza per l’arrivo della pioggia per ben 2 volte, costringendo i meccanici dai box a un lavoro extra. I meccanici Ferrari riuscirono a mandare in pista Lauda con un buon vantaggio permettendogli di rientrare in prima posizione, seguito da Mass, Scheckter, Jones, Brambilla, Nilsson. Il secondo scroscio di pioggia è meno intenso e la strategia premia i piloti che scelgono di non cambiare i pneumatici. Scheckter infatti sbaglia strategia e Mass è costretto al ritiro, e entrambi lasciano il passo a Nilsson, che intanto ha sorpassato Jones e Brambilla. Sull’asciutto però la Ferrari di Lauda non è competitiva, e anche grazie a un testacoda lo svedese riesce a sorpassare l’austriaco. Sarà la prima e unica gara vinta per Nilsson seguito da Lauda e Peterson: sarà anche l’unico doppio podio svedese in Formula 1 fin’ora.
Edizione 1992: la dodicesima prova del mondiale si svolge sul circuito semi permanente di Spa configurazione 6.9 km. La pole è come al solito di Nigel Mansell, seguito da Senna, Schumacher e Patrese. Senna parte subito bene ma le Williams non faticano a sorpassarlo. Quando inizia a piovere tutti si fermano per cambiare gomme tranne il brasiliano che spera che la pioggia finisca a breve, ma perde parecchio tempo ed è comunque costretto a cambiare pneumatici. Quando la pista comincia a ritornare asciutta Schumacher è il primo a passare alle slick guadagnando molto tempo sulle Williams, e ottenendo la prima posizione. Rallentato da un problema allo scarico, Mansell non può raggiungere il tedesco, che conquista la sua prima vittoria in carriera ad appena un anno dal suo esordio. Sul podio salgono Mansell e Patrese seguiti da Brundle, Senna e Hakkinen.
Edizione 1998: è la gara ricordata per l’incidente più grande della storia della Formula 1. Subito dopo il via, appena il tempo di una curva e si scatena l’inferno. La scampano sette piloti su ventidue, tutti gli altri rimangono coinvolti. Ovviamente è subito bandiera rossa, ma anche al secondo via c’è un incidente che mette fuori gioco Hakkinen, in seguito anche Coulthard e Wurz si toccano e entra la Safety Car. Dopo il rientro della Safety, all’ottavo giro Schumacher si porta in testa su Hill, Alesi, Frentzen, Villeneuve, Fisichella e Ralf Schumacher. Quando Schumacher si appresta a doppiare Coulthard, quest’ultimo sotto l’acqua con visibilità precaria, rallenta improvvisamente e la collisione è inevitabile: il tedesco rimane su tre ruote e lo scozzese senza alettone posteriore. Rientrati ai box Schumacher si avvia furente al box McLaren e sfiora la rissa: è trattenuto solo da Todt e Domenicali. Nel caos più totale la Jordan ottiene una storica doppietta con Hill su Ralf Schumacher: a seguire Alesi, Frentzen, Diniz.
Edizione 2004: In pole c’è l’italiano Jarno Trulli, seguito da Schumacher e Alonso. Al via nel gruppo ci sono una serie di incidenti, e Raikkonen, partito decimo recupera numerose posizioni. Dopo il rientro della Safety Car la Ferrari di Schumacher non riesce a scaldare da subito i pneumatici e perde posizioni in favore di Montoya e Raikkonen. Nel valzer dei pit stop sarà ancora il finlandese a guadagnare ritrovandosi al comando della corsa. Alla fine sarà proprio lui a vincere, su Schumacher, Barrichello, Massa e Fisichella. Fu la prima vittoria di Raikkonen a Spa, e con il secondo posto Schumacher ebbe la certezza matematica del settimo titolo piloti in carriera.
Edizione 2012: Prima pole position di Jenson Button da quando guida una McLaren. Lo seguono sorprendentemente Kobayashi e Maldonado, con Alonso sesto e Vettel undicesimo. Al via Alonso viene coinvolto nell’incidente tra Hamilton e Grosjean ed esce subito di scena. Vettel dalle retrovie comincia la sua rimonta sbarazzandosi prima di Massa e poi di Webber. Dopo un duello con Schumacher riesce a portarsi nelle posizioni di testa. Intanto anche Raikkonen ha da combattere con Schumacher e lo sorpassa con uno strepitoso sorpasso all’Eau Rouge. Alla fine vince Button su Vettel e Raikkonen, Hulkenberg, Massa, Webber e Schumacher.
Fonte:
http://f1grandprix.motorionline.com/