lunedì 26 agosto 2013

Formula 1 - Vettel domina il GP del Belgio


Sebastian Vettel ha dominato il Gran Premio del Belgio lasciandosi alle spalle un Fernando Alonso che è riuscito nell'impresa di risalire dalla nona alla seconda posizione. Terzo posto per la Mercedes di Lewis Hamilton.
Quarta posizione per l'altra Mercedes di Nico Rosberg e quinta per la Red Bull di Mark Webber. Sesto posto per la McLaren di Jenson Button e settimo per l'altra Ferrari di Felipe Massa. A punti anche la Lotus di Romain Grojean ottavo, la Force Indian di Adrian Sutil nono, e la Toro Rosso di Daniel Ricciardo, decimo.
Il pilota della Red Bull dopo la buona partenza alle spalle della Mercedes di Lewis Hamilton ha superato abbastanza agevolmente il britannico in avvio e ha preso la testa della corsa non mollandola più fino al termine del 44° giro. Come detto, buona partenza di Alonso, che al via dalla nona posizione nel giro di sei tornate è passato in terza posizione.
Lo spagnolo ha dovuto attendere altri sette giri e al 13° passaggio, complice il pit stop di Hamilton è salito al secondo posto dietro al tedesco della Red Bull. La gara non è stata condizionata da safety car o da variazioni climatiche, le vetture di testa hanno seguito precise tattiche di gara e hanno poi concluso nell'ordine.
Per quanto riguarda la Ferrari, gara positiva anche per l'altra Ferrari di Felipe Massa che dopo alcuni problemi al via è riuscito a risalire fino alla settima posizione. Non può essere contenta la Lotus con Kimi Raikkonen che dopo un tentativo di sorpasso andato a male nei confronti di Massa, è rientrato ai box ritirandosi dopo 26 giri per un problema ai freni e 38 gare a traguardo.
Da registrare ancora al 28esimo giro incidente tra Di Resta e Maldonado, con il pilota della Williams che è riuscito a rientrare ai box e cambiare il musetto danneggiato, mentre Di Resta è stato costretto al ritiro.

Ecco l'ordine di arrivo
Pos.PilotaTeamTempo
1.deSebastian VettelRed Bull1:23:42.196
2.esFernando AlonsoFerrari+16.869
3.ukLewis HamiltonMercedes+27.734
4.deNico RosbergMercedes+29.872
5.auMark WebberRed Bull+33.845
6.ukJenson ButtonMcLaren+40.794
7.brFelipe MassaFerrari+53.922
8.frRomain GrosjeanLotus+55.846
9.deAdrian SutilForce India+1:09.541
10.auDaniel RicciardoToro Rosso+1:13.470
11.mxSergio PerezMcLaren+1:21.936
12.frJean-Eric VergneToro Rosso+1:26.740
13.deNico HülkenbergSauber+1:28.258
14.mxEsteban GutiérrezSauber+1:40.436
15.fiValtteri BottasWilliams+1:47.456
16.nlGiedo van der GardeCaterham+1 Giro
17.vePastor MaldonadoWilliams+1 Giro
18.frJules BianchiMarussia+1 Giro
19.ukMax ChiltonMarussia+2 Giri
Ritirati
20.ukPaul di RestaForce India+18 Giri
21.fiKimi RäikkönenLotus+19 Giri
22.frCharles PicCaterham+36 Giri

Classifica piloti

Classifica costruttori

Classifica costruttori
1.Red Bull3127.Scuderia Toro Rosso25
2.Mercedes Grand Prix2358.Sauber7
3.Ferrari2189.Williams1
4.Lotus Renault18710.Marussia0
5.McLaren6511.Caterham0
6.Force India F161 

sabato 24 agosto 2013

Formula 1 - Pole per Hamilton, male le Ferrari


Lewis Hamilton ha conquistato la pole position al Gran Premio del Belgio. Nella terza e decisiva manche di qualifiche, iniziata sotto il diluvio e andata via via miliorando, ha visto il britannico al volante della Mercedes ottenere il miglior crono di 2'01"012.
Al suo fianco in prima fila scatterà il tedesco Sebastian Vettel con la Red Bull. La seconda fila è aperta dall'altra Red Bull dell'australiano Mark Webber e dalla Mercedes di Nico Rosberg. Quinto tempo di giornata per lo scozzese Paul Di Resta con la Force India, sesto il britannico Jenson Button con la McLaren.
Domani, in quarta fila scatteranno le due Lotus con al volante rispettivamente di Romain Grosjean e Kimi Raikkonen. Male, come detto, le due Ferrari di Alonso e Massa. Lo spagnolo, complice un testacoda, non ha avuto il tempo di sfruttare le migliori condizioni della pista nei minuti finali della sessione e ha concluso al nono posto seguito dal compagno di squadra brasiliano.
Il tedesco Nico Hulkenberg con la Sauber, eliminato nel Q2 per pochi millesimi, scatterà dalla sesta fila in undicesima posizione al fianco del connazionale Adrian Sutil su Force India. Male anche il messicano Sergio Perez, solo tredicesimo con la McLaren. Piccola soddisfazione per l'olandese Giedo van der Garde, che dopo essere riuscito ad entrare a sorpresa nel Q2 scatterà dalla quattordicesima posizione con la sua Caterham.
Giornata negativa per la Toro Rosso: Jean-Eric Vergne e Daniel Ricciardo sono stati entrambi eliminati nella prima manche di qualifiche e scatteranno rispettivamente dalla nona e dalla decima fila.

martedì 20 agosto 2013

A Francoforte debutta la Ferrari 458 speciale


Debutterà a Francoforte la 458 Speciale, nasce dalla filosofia Ferrari dell'innovazione e della ricerca tecnologica estrema che, nelle aree motopropulsore, aerodinamica e dinamica veicolo dà origine a un concept totalmente nuovo di sportscar, essenziale e senza compromessi.

La nuova berlinetta 8 cilindri posteriore-centrale, che si affianca nella produzione della Casa di Maranello alle pluri premiate 458 Italia e 458 Spider, è stata progettata con l'obiettivo di elevare prestazioni ed emozioni di guida ai massimi livelli garantendo contemporaneamente la facilità del controllo in ogni situazione.
La Ferrari ha costruito il suo V8 aspirato più potente di sempre (605 cv) con una potenza specifica di 135 cv/l , la più alta raggiunta da un motore aspirato per uso stradale. Grazie al rapporto peso/potenza, soltanto 2,13 kg/cv, la 458 Speciale è in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in 3,0" (0-200 km/h in 9,1"), fermando il cronometro sulla pista di Fiorano nel tempo di 1'23"5.

Le esigenze aerodinamiche hanno guidato il lavoro del Centro Stile Ferrari che, avvalendosi della collaborazione con Pininfarina, ha scolpito la forma perchè fosse più che mai funzionale alle prestazioni. Spiccano in questo senso le soluzioni mobili anteriori e posteriori, orientate al bilanciamento del carico aerodinamico e alla riduzione della resistenza, che contribuiscono a rendere la 458 Speciale la vettura di serie aerodinamicamente più efficiente nella storia Ferrari (indice E di 1,5).

lunedì 19 agosto 2013

Formula 1 - Gran Premio del Belgio: orari e info sul tracciato


Ecco gli orari del GP del Belgio 2013:
Venerdì 23 Agosto
Libere 1: 10:00-11:30 (Sky Sport F1 HD)
13:30 RaiSport1 (sintesi)
Libere 2: 14:00-15:30 (Sky Sport F1 HD)
22:30 RaiSport1 (sintesi)
Sabato 24 agosto
Libere 3: 11.00-12:00 (Sky Sport F1 HD)
Qualifiche: 14:00-15:00 (Sky Sport F1 HD)
18:00 Rai2 (versione integrale)
Domenica 25 Agosto
Gara: 14:00 44 giri   308,052km (Sky Sport F1 HD)
21:00 Rai2  (versione integrale)

INFORMAZIONI SUL CIRCUITO
Distanza a giro: 7,004km
Numero di curve: 19
Senso di marcia: orario

RECORD
Giro prova: 1’45’’108 – K. Raikkonen (2009)
Giro gara: 1’47’’263 – S. Vettel (2009)
Distanza:  1h20’39’’066 – K. Raikkonen – Ferrari (2007)
Vittorie pilota: 6 – M. Schumacher
Vittorie team:  16 – Ferrari

Passiamo ora ad esaminare il tracciato presso cui si correrà questo weekend. Ci troviamo in Belgio, nei pressi delle Ardenne, zona collinare ricoperta da folte zone boschive e più precisamente fra due località, Spa e Francorchamps, da cui l’attuale tracciato prende nome. In origine la lunghezza e la caratterizzazione del tracciato erano radicalmente diverse da come noi oggi le conosciamo. All’inizio degli anni ’20 ogni nazione europea si stava adoperando per costruire il proprio tracciato e l’idea degli organizzatori belgi era di avere una pista tanto veloce quanto tecnica , cosa nella quale riuscirono piuttosto bene. Furono unite assieme tre strade statali, che formarono un lungo circuito di 14 chilometri di forma triangolare e che già dal 1922 fu operativo per più occasioni, tra cui le 24Ore. Durante gli anni ’30 furono apportate le prime e sostanziali modifiche per renderlo ancora più veloce (e pericoloso): venne costruita una rapida sezione di curve destra-sinistra in salita per un dislivello totale di 24 metri in 240 di lunghezza. Tutt’oggi questa curva è conosciuta come “Raidillon”, che in francese significa “salita ripida” e che con l’altra famosissima curva “Eau Rouge”  (“Acqua Rossa”, dal nome del fiume che scorre sotto essa) forma un tratto tanto veloce quanto pericoloso, amato ed odiato allo stesso tempo dai piloti e dai tifosi. Altre curve allora famosa furono la “Stavelot”, la ”Masta” , la “Malmedy” e la “Blanchimont”,con le ultime due ancora presenti nell’attuale conformazione del tracciato. Dopo uno stop forzato per ammodernamenti durante gli anni ’70, il GP del Belgio si divise tra Zolder (soprattutto) e Nivelles, mentre i lavori sul circuito delle Ardenne portarono ad un dimezzamento della lunghezza iniziale; il campionato di Formula Uno tornò a Spa – Francorchamps nel 1983 e poi definitivamente nel 1985. Vennero costruite bretelle di raccordo per utilizzare parti del vecchio tracciato e creare un circuito semipermanente, venne inserita una doppia chicane denominata “Bus Stop” e nuovi box al fine di aderire alle normative della FIA per cui la partenza fosse in un luogo pianeggiante.  Dall’85 vennero ampliate anche tutte le vie di fuga per aumentarne la sicurezza, la stessa “Raidillon” verrà poi rallentata anche a seguito dei tragici eventi della stagione 1994. Le ultime modifiche avvennero nel 2007 con la “Bus Stop” e il tornante de “La Source” con conseguente allungamento del rettilineo di partenza, una ricostruzione totale dei box, della zona paddock e della tribuna principale.

LE MIGLIORI 10 EDIZIONI DEL GP DEL BELGIO
Edizione 1950: prima edizione del Gp del Belgio disputatasi sul circuito di Spa da 14 km. In Belgio come in svizzera due settimane prima sono le Alfa Romeo a dominare sia qualifica che gara. Dei 14 iscritti la vera gara per la vittoria si svolge tra Fangio e Farina. In gara entrambi prendono un ampio vantaggio, ma nei giri finali Farina soffre di problemi tecnici e deve cedere il passo all’argentino. Vince infatti Fangio su Fagioli, Rosier, Farina e Ascari.

Edizione 1963: la gara disputata in data 9 giugno si svolse ancora sul tracciato di Spa da 14 km. Dopo una brutta qualifica condizionata da problemi al cambio, Jim Clark al via della gara, con asfalto bagnato causa pioggia riuscì in un solo giro a recuperare 7 posizioni e a portarsi in testa. Per gli avversari non ci furono possibilità di attaccare l’inglese, che accumulò un vantaggio esorbitante. Dopo una lunga lotta Bruce McLaren conquistò la seconda posizione su Dan Gurney. Alla fine l’unico pilota non doppiato risultò il neo zelandese, che accusò un ritardo di ben 5 minuti.

Edizione 1966: la seconda prova del mondiale di Formula uno si svolse sul vecchio circuito di Spa Francorchamps. La gara si disputò sotto il diluvio e proprio per questo nei primi giri vi furono numerosi ritiri, tra cui quello di Jackie Stewart, il quale fu vittima di un pericoloso incidente e si salvò solo grazie all’aiuto di Graham Hill e Bob Bourdurant. È da questo incidente che Sir Jackie comincia la sua battaglia per la sicurezza dei piloti in Formula 1. Alla fine della gara a spuntarla è John Surtees su Ferrari, seguito da Rindt, Bandini, Brabham e Ginther.

Edizione 1970: Quarto appuntamento del campionato di Formula 1 disputato a Spa. A determinare l’esito della gara è la potenza del V12 della BRM di Rodrìguez. Partito abbastanza indietro il messicano passa in partenza Brabham e Ickx e nelle prime tornate si porta in testa mettendosi alle spalle Rindt, Stewart e Amon. Dopo 28 giri con il pericolo che il telaio della BRM non riesca a sopportare la potenza del motore Rodrìguez sembra avviato verso una facile vittoria, quando all’inizio dell’ultimo giro vede negli specchietti la vettura di Amon che ha recuperato lo svantaggio. È un giro con il cuore in gola, ma, nonostante due tentativi di sorpasso, Rodrìguez va a vincere, seguito a breve distanza da Amon: a seguire Beltoise, Giunti, Stommelen e Pescarolo.

Edizione 1975: sesta prova del mondiale, seconda volta di sempre che si corre a Zolder. La Pole Position viene conquistata da Niki Lauda su Carlos Pace e Vittorio Brambilla. Al via Lauda perde la prima posizione e si alternano al comando i due inseguitori, mentre dietro Scheckter recupera posizioni. Sia Pace che Brambilla, però, devono ritirarsi per problemi tecnici, e l’unico che possa impensierire Lauda, ovvero Regazzoni, è relegato dietro a causa di una sosta imprevista. Senza molte difficoltà va a vincere l’austriaco su Scheckter e Reutemann.

Edizione 1977: Ancora una volta si corre a Zolder, ma questa volta la pole position del sabato conta poco in quanto la gara è sul bagnato. Infatti nei primi giri, il poleman Mario Andretti entra in collisione con John Watson, che lo aveva superato. La gara si caratterizza per l’arrivo della pioggia per ben 2 volte, costringendo i meccanici dai box a un lavoro extra. I meccanici Ferrari riuscirono a mandare in pista Lauda con un buon vantaggio permettendogli di rientrare in prima posizione, seguito da Mass, Scheckter, Jones, Brambilla, Nilsson. Il secondo scroscio di pioggia è meno intenso e la strategia premia i piloti che scelgono di non cambiare i pneumatici. Scheckter infatti sbaglia strategia e Mass è costretto al ritiro, e entrambi lasciano il passo a Nilsson, che intanto ha sorpassato Jones e Brambilla. Sull’asciutto però la Ferrari di Lauda non è competitiva, e anche grazie a un testacoda lo svedese riesce a sorpassare l’austriaco. Sarà la prima e unica gara vinta per Nilsson seguito da Lauda e Peterson: sarà anche l’unico doppio podio svedese in Formula 1 fin’ora.

Edizione 1992: la dodicesima prova del mondiale si svolge sul circuito semi permanente di Spa configurazione 6.9 km. La pole è come al solito di Nigel Mansell, seguito da Senna, Schumacher e Patrese. Senna parte subito bene ma le Williams non faticano a sorpassarlo.  Quando inizia a piovere tutti si fermano per cambiare gomme tranne il brasiliano che spera che la pioggia finisca a breve, ma perde parecchio tempo ed è comunque costretto a cambiare pneumatici. Quando la pista comincia a ritornare asciutta Schumacher è il primo a passare alle slick guadagnando molto tempo sulle Williams, e ottenendo la prima posizione. Rallentato da un problema allo scarico, Mansell non può raggiungere il tedesco, che conquista la sua prima vittoria in carriera ad appena un anno dal suo esordio. Sul podio salgono Mansell e Patrese seguiti da Brundle, Senna e Hakkinen.

Edizione 1998: è la gara ricordata per l’incidente più grande della storia della Formula 1. Subito dopo il via, appena il tempo di una curva e si scatena l’inferno. La scampano sette piloti su ventidue, tutti gli altri rimangono coinvolti. Ovviamente è subito bandiera rossa, ma anche al secondo via c’è un incidente che mette fuori gioco Hakkinen, in seguito anche Coulthard e Wurz si toccano e entra la Safety Car. Dopo il rientro della Safety, all’ottavo giro Schumacher si porta in testa su Hill, Alesi, Frentzen, Villeneuve, Fisichella e Ralf Schumacher. Quando Schumacher si appresta a doppiare Coulthard, quest’ultimo sotto l’acqua con visibilità precaria, rallenta improvvisamente e la collisione è inevitabile: il tedesco rimane su tre ruote e lo scozzese senza alettone posteriore. Rientrati ai box Schumacher si avvia furente al box McLaren e sfiora la rissa: è trattenuto solo da Todt e Domenicali. Nel caos più totale la Jordan ottiene una storica doppietta con Hill su Ralf Schumacher: a seguire Alesi, Frentzen, Diniz.

Edizione 2004: In pole c’è l’italiano Jarno Trulli, seguito da Schumacher e Alonso. Al via nel gruppo ci sono una serie di incidenti, e Raikkonen, partito decimo recupera numerose posizioni. Dopo il rientro della Safety Car la Ferrari di Schumacher non riesce a scaldare da subito i pneumatici e perde posizioni in favore di Montoya e Raikkonen. Nel valzer dei pit stop sarà ancora il finlandese a guadagnare ritrovandosi al comando della corsa. Alla fine sarà proprio lui a vincere, su Schumacher, Barrichello, Massa e Fisichella. Fu la prima vittoria di Raikkonen a Spa, e con il secondo posto Schumacher ebbe la certezza matematica del settimo titolo piloti in carriera.


Edizione 2012: Prima pole position di Jenson Button da quando guida una McLaren. Lo seguono sorprendentemente Kobayashi e Maldonado, con Alonso sesto e Vettel undicesimo. Al via Alonso viene coinvolto nell’incidente tra Hamilton e Grosjean ed esce subito di scena. Vettel dalle retrovie comincia la sua rimonta sbarazzandosi prima di Massa e poi di Webber. Dopo un duello con Schumacher riesce a portarsi nelle posizioni di testa. Intanto anche Raikkonen ha da combattere con Schumacher e lo sorpassa con uno strepitoso sorpasso all’Eau Rouge. Alla fine vince Button su Vettel e Raikkonen, Hulkenberg, Massa, Webber e Schumacher.

Fonte: http://f1grandprix.motorionline.com/
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