sabato 8 marzo 2014

Salone di Ginevra 2014 - Maserati Alfieri


Sotto i riflettori del Salone di Ginevra 2014 brilla un inatteso astro tricolore: è la Maserati Alfieri, concept car che anticipa una nuova sportiva della celebre casa italiana parte della galassia Fiat Chrysler. Si tratta di un'elegante 2+2 all’Italiana come la 3500GT del 1957, la 5000GT del 1959 e la Indy del 1969. L'Alfieri concept è più sportiva dell'attuale GranTurismo a conferma del DNA sportivo di Maserati. Le sue proporzioni potrebbero anticipare una futura Gran Sport e sono la dimostrazione delle intenzioni stilistiche del marchio per il prossimo futuro.

Dentro la Maserati Alfieri
L'abitacolo della Maserati Alfieri non delude, rispettando i canoni di eleganza e ricercatezza della celebre casa italiana. Gli interni hanno una classica configurazione 2+2 con un vano bagagli open space. Gli schienali dei sedili posteriori presentano un particolare design allungato. Ben visibili dall'esterno, aggiungono un senso di dinamismo agli interni. Possono essere inclinati in avanti di 90 gradi e servono a separare il vano bagagli. Alfieri offre quindi grande praticità nonostante l'indole squisitamente sportiva.
La meccanica della Maserati Alfieri
La concept car esposta da Maserati al Salone di Ginevra 2014 non è uno sterile "manichino": sotto pelle vanta organi meccanici di attuale produzione, lasciando presagire un futuro commerciale non troppo lontano nel tempo. L'Alfieri si basa sul telaio della GranTurismo MC Stradale con passo più corto di 24 centimetri. Le sue proporzioni sono quindi da vera supercar. L'Alfieri è lunga 4.590 mm, ha un passo di 2.700 mm, è larga 1.930 mm ed è alta 1.280 mm. Sotto l'elegante scocca si nasconde la piattaforma cambio-differenziale della Maserati GranTurismo. La forza motrice dell'Alfieri è rappresentata dal motore V8 aspirato da 4,7 litri Made in Maranello che eroga 460 CV a 7.000 giri/min e 520 Nm a 4750 giri/min. Grazie alla speciale configurazione degli scarichi, il raffinato V8 produce un rombo mozzafiato. Facile immaginare una versione più economica, con un prezzo d'attacco inferiore, spinta dal V6 sovralimentato della Ghibli.

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