giovedì 21 novembre 2013

Formula 1 - GP del Brasile: Orari e info sul circuito


Ecco gli orari del weekend:
Venerdì 22 Novembre
Libere 1: 13:00-14:30 (Sky Sport F1 HD – Rai Sport 1)
Libere 2: 17:00-19:30 (Sky Sport F1 HD – Rai Sport 1)
Sabato 23 Novembre
Libere 3: 14:00-15:00 (Sky Sport F1 HD – Rai Sport 1)
Qualifiche: 17:00 (Sky Sport F1 HD – Rai 2)
Domenica 24 Novembre
Gara: 17:00   ̶   71 giri  -  305,909 km (Sky Sport F1 HD – Rai 1)

INFORMAZIONI SUL CIRCUITO
Distanza a giro: 4,309km
Numero di curve: 15
Senso di marcia: antiorario

RECORD
Giro prova: 1:09.822 – R Barrichello – Ferrari – 2004
Giro gara: 1:11.473 – J Montoya – Williams BMW – 2004
Distanza: 1h28:01.451 – J Montoya – Williams BMW – 2004
Vittorie pilota: 6 – A Prost
Vittorie team: 12 – McLaren
Pole pilota: 6 – A Senna
Pole team: 10 – McLaren, Williams
Migliori giri pilota: 5 – M Schumacher
Migliori giri team: 10 – Williams
Podi pilota: 10 – M Schumacher

Podi team: 30 – McLaren

TOP TEN EDIZIONI PRECEDENTI

Edizione 1975: tenutasi alla fine del mese di gennaio come seconda prova valida per il campionato mondiale, vede scattare in prima fila Jean Pierre Jarier su Shadow-Ford Cosworth seguito da Emerson Fittipaldi (McLaren-Ford Cosworth); problemi un po’ per tutti nella scelta delle mescole, date le elevate temperature. Alla partenza della gara è Carlos Reutemann (Brabham-Ford) a sopravanzare tutti, seguito dal poleman, da Carlos Pace e dalle due Ferrari. Il francese si riappropria poi della testa della corsa grazie alla pessima tenuta di strada della Brabham, allungando sugli inseguitori. Si accende la lotta per il terzo posto tra Regazzoni e Fittipaldi, con quest’ultimo che ha la meglio. Le posizioni rimangono invariate fino a 7 giri dal termine, quando la monoposto di Jarier è afflitta da problemi all’accensione che lo costringono al ritiro: a vincere è Carlos Pace, prima ed unica vittoria nella sua carriera. È questa anche l’ultima di Graham Hill, a bordo della Lola.

Edizione 1982: pole position di Alain Prost (Renault) davanti a Gilles Villeneuve (Ferrari). Al via il francese si ritrova quarto, sopravanzato dal canadese, da Keke Rosberg  e René Arnoux. Il pilota finlandese tenta di appropriarsi anche della prima posizione, ma esce di pista e rientra in settima posizione; le due Renault intanto sembravano in grave crisi, sopravanzate da tutti. Al 22° passaggio incidente tra Arnoux, Lauda e Reutemann: ritiro obbligato per tutti e tre. Poco dopo anche Villeneuve si ritira a causa di un lungo, dovuto alla manovra difensiva nei confronti di Piquet, che va al comando e conclude la gara vincendola davanti a Rosberg e Prost. Tuttavia la FIA decide di squalificare i primi due un mese più tardi su appello presentato da Ferrari e Renault: le monoposto Williams e Brabham erano di fatto sottopeso rispetto a quanto scritto nel regolamento.

Edizione 1987: prima fila monopolizzata dalle due Williams motorizzate Honda di Mansell e Piquet; al via il brasiliano prende la leadership, mentre l’inglese è autore di una brutta partenza. Rientrato ai box Piquet per un surriscaldamento del propulsore, le prime posizioni vedono Senna davanti a Mansell, che nel frattempo aveva rimontato. Il brasiliano si ritira però per un problema al motore Honda, mentre Mansell è costretto ad una sosta prolungata causata da una foratura; da ciò ne trae vantaggio Alain Prost (McLaren-TAG) che va a vincere su Piquet e Johansson.

Edizione 1991: storica vittoria per Ayrton Senna, mai vincitore nel GP di casa sino a quel momento.  Il brasiliano parte bene dalla pole position, insidiato però da Mansell. L’inglese perde tempo ai box, arretrando di fatto in classifica; recupera lo svantaggio nei suoi confronti ancora una volta ma al 61° giro è costretto al ritiro per problemi al cambio. Negli stessi giri anche Senna accusa problemi al cambio, tanto da rimanere con la sola sesta marcia: compirà gli ultimi giri in questo modo, riuscendo in un’impresa ai limiti dello sforzo umano, tanto che verrà estratto dalla vettura dai commissari, impossibilitato a muoversi per i troppi crampi. Dietro lui giunge Patrese (Williams-Renault), afflitto anch’esso da problemi al cambio e Gerhard Berger, compagno di squadra del brasiliano nel team McLaren.

Edizione 1998: Häkkinen, poleman il sabato, è il più veloce ad affrontare la prima curva; parte invece male Schumacher. Le McLaren prendono subito un passo insostenibile per gli altri. Al decimo giro Schumacher passa il compagno Irvine alla staccata della prima curva e comincia a girare con tempi vicini a quelli McLaren.; dopo la prima serie di pit stop Schumacher passa terzo.  Al 50° passaggio Häkkinen conduce davanti a Coulthard, Schumacher, Irvine, Wurz, Frentzen, Fisichella, Villeneuve. Al 54º giro si ferma anche Irvine che rientra all’ottavo posto; durante gli ultimi giri non si verificano ulteriori cambiamenti e Häkkinen vince per la terza volta consecutiva , secondo il compagno di squadra Coulthard; terzo Schumacher al primo podio stagionale.

Edizione 2002: in qualifica il più veloce è Montoya con la Williams-Bmw, seguito da Michael Schumacher (Ferrari). Il vero duello però è tutto tedesco: infatti Michael viene inseguito dal fratello minore, Ralf, dopo che Barrichello si è ritirato per blocco al cambio e Montoya  è sceso nelle retrovie. Il minore dei fratelli Schumacher tenta l’attacco una prima volta, senza riuscire ad avere la meglio. Anche dopo la sosta ai box è Michael a controllare la gara, grazie anche alla nuova monoposto; a nulla valgono gli sforzi di Ralf, che dovrà accontentarsi della seconda posizione.

Edizione 2006: dopo ben 13 anni un brasiliano torna sul gradino più alto del podio. È Felipe Massa, neo acquisto Ferrari, che dopo un’ottima partenza dalla pole mantiene il comando su tutti. In questa gara viene assegnato anche il secondo titolo mondiale a Fernando Alonso (Renault), che grazie al suo secondo piazzamento ha la meglio sul diretto rivale, Michael Schumacher, giunto quarto dopo una rimonta pazzesca. Per il tedesco si tratta anche del suo 250° GP ed ultimo con la scuderia di Maranello; terzo giunge un ottimo Jenson Button a bordo della Honda.

Edizione 2007: non accadeva dal 1986 che tre piloti si giocassero il titolo all’ultima gara di campionato; lotta aperta fin da subito tra Kimi Räikkönen (Ferrari), Lewis Hamilton (McLaren – Mercedes) e Fernando Alonso (McLaren – Mercedes). Il sabato a conquistare la pole è però Felipe Massa, seguito dai tre. Alla partenza Hamilton parte male e si fa sfilare dai due diretti rivali, perdendo successivamente altre posizioni per problemi al cambio mentre cerca di rimontare. Le due Ferrari vanno via e dopo il primo pit-stop Massa consegna la leadership al compagno di scuderia. Da dietro si rifà vivo Hamilton, che rimonta sino alla settima piazza, ma ciò non basterà a tenere quei pochi punti di vantaggio nei confronti del finlandese, che festeggerà il primo titolo mondiale.

Edizione 2008: ancora una volta è lotta a due per il titolo mondiale, questa volta a contenderselo ci sono Felipe Massa (Ferrari) e Lewis Hamilton (McLaren-Mercedes). In qualifica il brasiliano, spinto dal pubblico di casa, conquista la pole position, mentre l’inglese è solo quarto, ma con 7 punti di vantaggio in classifica. Il ferrarista manterrà la leadership per tutto l’arco della gara, incurante anche della pioggia che scende a tratti lungo il tracciato, mentre Lewis Hamilton pare in difficoltà. Tuttavia la beffa giunge all’ultimo giro, quando l’inglese riesce a superare Timo Glock, con gomme usurate, conquistando la quinta posizione: con un solo punto di vantaggio Hamilton diventa campione del mondo per la prima volta.


Edizione 2012: lotta al titolo tra Fernando Alonso (Ferrari) e Sebastian Vettel (RBR – Renault), con il tedesco in vantaggio sull’asturiano di ben tredici punti.  Al termine delle qualifiche, dominate dalle due McLaren-Mercedes di Hamilton e Button, Vettel è quarto, mentre Alonso soltanto ottavo. Alla partenza scattano tutti bene sotto una leggera pioggia, ma alla Subida do lago Vettel viene speronato e finisce in testacoda, riuscendo però a ripartire. Tre giri più tardi anche il diretto rivale è autore di testacoda, che gli costa tre posizioni; per la pioggia ed i detriti causati dai contatti viene chiamata la Safety Car, che annulla di fatto il distacco tra i piloti. Dopo la ripartenza vi è un valzer di soste ai box per scegliere la strategia migliore, che viene colta dal team Ferrari che monta gomme intermedie; in breve tempo i due piloti saranno rispettivamente 2° e 3°. Da dietro Vettel rimonta fino alla sesta posizione, superando Schumacher, all’ultima sua gara in carriera; un posto che gli vale il terzo titolo mondiale alla fine dei 71 giri previsti.

Fonte: f1grandprix.motorionline.com

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