domenica 24 febbraio 2013

Porsche 917K (1969)



La Porsche 917 è stata una vettura da competizione della Porsche, che ha gareggiato nel Campionato Mondiale Sportprototipi, massimo campionato FIA a "ruote coperte" negli anni '70-'80, nota al pubblico soprattutto per le sue imprese alla celebre gara di durata 24 Ore di Le Mans.
Infatti questo modello ha portato alla casa tedesca la prima affermazione nella famosa competizione automobilistica nel 1970, vittoria bissata subito l'anno successivo. La macchina vincente apparteneva al team automobilistico Porsche austriaco con sede a Salisburgo ed era pilotata dal pilota tedesco Hans Herrmann e dal britannico Richard Attwood.

Nel 1967, con l'intenzione di ridurre le velocità raggiunte a Le Mans e sugli altri circuiti veloci di quell'epoca dai prototipi di Gruppo 6 (che non avevano limite di cilindrata) quali, ad esempio, quelli della Ford dotati di motori da 7 litri e allo scopo di coinvolgere nelle gare di durata le case costruttrici dei motori da 3 litri utilizzati in Formula Uno, la Commissione Sportiva Internazionale (C.S.I. - all'epoca il settore indipendente della FIA dedicato alle competizioni) annunciò l'istituzione di un nuovo Campionato Internazionale Marche. Tale competizione si sarebbe disputata nelle quattro stagioni sportive che andavano dal 1968 al 1971 e vi avrebbero gareggiato le Vetture prototipo di Gruppo 6 con cilindrata limitata a 3 litri.

Ben conscia che pochi costruttori fossero già pronti a misurarsi con tale sfida, la Commissione permise di competere per il titolo anche alle vetture Sport di Gruppo 4, purché prodotte almeno in 50 esemplari. Tale deroga era stata pensata per allargare la rosa dei concorrenti a vetture già esistenti, come la ormai vetusta Ford GT40 MK I e la più recente Lola T70 coupé. Nell'aprile 1968 la CSI annunciò che, visto lo scarso numero di iscrizioni ricevute per la categoria degli Sportprototipi di Gruppo 6 di 3 litri di cilindrata, a partire dalla stagione 1969 sarebbero bastati 25 esemplari prodotti, anziché 50, per competere nel Gruppo 4 del mondiale fino alla fine del ciclo regolamentare, fissato al 1971. Tale mossa mirava a permettere l'omologazione nel Gruppo 4 di automobili come la Ferrari 275 LM e la Lola T70, che non erano ancora state prodotte nel numero richiesto di pezzi (sebbene venissero contati anche gli esemplari in versione aperta della Lola T70 per le gare Can-Am).

A partire dal luglio 1968 la Porsche sostenne un sorprendente sforzo tecnico ed economico per trarre vantaggio da tale modifica regolamentare; decisero di concepire, progettare e realizzare 25 esemplari di una vettura completamente nuova per la categoria Sport che avesse un obiettivo sottinteso: ottenere la prima vittoria assoluta di una Porsche alla 24 Ore di Le Mans.
In soli dieci mesi la Porsche 917 fu sviluppata a partire dalla Porsche 908 con tecnologie di punta: il primo motore Porsche a 12 cilindri e un esteso utilizzo di titanio, magnesio e leghe esotiche mutuate dalle esperienze della Casa con le leggerissime vetture per le cronoscalate.
Alla prima ispezione da parte dei commissari della CSI, solo tre vetture erano complete, mentre 18 erano ancora in linea di produzione ed erano presenti scocche e pezzi per altri sette esemplari: l'omologazione fu rifiutata nonostante le valide argomentazioni addotte dalla Porsche e fu concessa solo il 20 aprile, quando Ferdinand Piëch mostrò loro 25 esemplari completi parcheggiati davanti alla sua fabbrica.

Per la stagione agonistica 1970, allo scopo di risolvere i problemi di instabilità aerodinamica della 917, viene modificata la parte posteriore della carrozzeria su suggerimento dei tecnici della scuderia inglese John Wyer Automotive Engineering - che l'avrebbero portata in gara - introducendo una coda tronca e dal profilo ascendente, la parte inferiore della coda è totalmente aperta lasciando intravvedere sospensioni ed organi meccanici del vano motore, la nuova versione comunemente detta 917K (Kurzheck, codacorta) garantiva maggiore stabilità del retrotreno e migliorava il raffreddamento del motore, seppure a spese della penetrazione aerodinamica.
Delle 25 Porsche 917 originali, 20 vengono convertite nella variante Kurzheck, mentre altre 12 nuove vetture vengono costruite direttamente in versione K. A livello meccanico, viene introdotta un'evoluzione di motore da 4.907 cm³ capace di sviluppare 580cv, raggiungendo cosi una potenza analoga al motore della rivale Ferrari.
Grazie alle nuove specifiche tecniche, la 917 diventa vincente, aggiudicandosi in questa configurazione due 24 Ore di Le Mans, nel 1970 e nel 1971.



 Ricorda inoltre di visitare le nostre pagine Facebook:
Amanti delle Supercar
Le automobili sono tutta la mia vita


1 commento :

  1. Bellissima.l'auto la più bella da competizione che è stata costruto

    RispondiElimina

Publisher Website!